Entrare a teatro se sul palco c’è ZANZA è uscire dai luoghi comuni sull’handicap.
Nato nel 1976 a Senigallia dove risiede, David Anzalone deve la sua formazione artistica a maestri del calibro di Naira Gonzales, Yvès Lebreton, Leo Bassi.
Ma è grazie alla collaborazione con Alessandro Castriota che compie il salto di qualità che lo porterà alla conquista di pubblico e critica con lo spettacolo Targato H.
Più di 150 repliche in tutta Italia per un lavoro ironico fatto da chi l’handicap ce l’ha e lo vive prendendosene gioco, ribaltando continuamente il punto di vista e riportando l’handicap per ciò che è, senza giri di parole e pregiudizi.
Per Zanza gli handicappati (e quindi sé stesso) non sono persone normali ed è importante riconoscere questa diversità.
La “H” di una tetraparesi spastica dalla nascita che per tanti è una difficoltà insormontabile, è diventata la forza di Anzalone che in Italia sta smontando i pregiudizi su handicap e normalità.
Negli anni a seguire sono stati prodotti numerosi video per la rete e la tv ispirati dalle notizie di costume e politica.
Con chiave ironica e dissacrante si sono messe in luce tutte le contraddizioni insite nel concetto di normalità.
"La normalità non esiste: ci sono solo moltitudini di diversità".
Nell'ottobre del 2008 David Anzalone ha assestato un nuovo colpo di fioretto ai luoghi comuni.
Ha affilato onestà spiazzante e arguzia feroce e ha scritto con Alessandro Castriota un irresistibile libro pubblicato con la Mondadori dal titolo “Handicappato e carogna”, subito fra i primi dieci delle classifiche di vendita (Tuttolibri).
Molte le partecipazioni a programmi televisivi quali GLOB, LILIT, COMINCIAMO BENE, ANDATA E RITORNO fino a VIENI VIA CON ME.
Dopo un periodo di pausa nel quale David Anzalone ha dato vita al Centro Teatrale Senigalliese (Scuola di Teatro Popolare), nel 2014 si riparte con un nuovo spettacolo dal titolo "IO NON SONO NORMALE".
Una commedia brillante comica, scritta sempre con Alessandro Castriota, che ne ha curato la regia e lo ha prodotto.
Sul palco insieme a Zanza ci sono Francesco Mentonelli e Michele Pagliaroni con le scene e i costumi di Elisabetta Gabbioneta.
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